
Il secondo giorno di questo tiratissimo weekend mi sveglio senza una ragione precisa intorno alle otto. Ho dormito più o meno tre ore e mezza ma non mi sento poi così stanco. Tiro giù dal letto anche Gianni e andiamo giù a far colazione prima di rimetterci in strada per raggiungere la Slovenia. Ne approfitto per darmi al doping in vista della seconda tappa affidandomi all’ormai collaudato ed efficace GoldMax (che se come me odiate il fastidio del preservativo e fate più di due o tre camere in tempi relativamente brevi lo consiglio poiché aiuta molto a non perdere il giusto „slancio“ per divertirsi fino alla fine della giornata ). L’idea sarebbe quella di arrivare per l’apertura del Marina, ovvero alle 11, ma alla fine entriamo poco dopo mezzogiorno. Il mio amico vorrebbe lanciarsi subito sul cibo, io invece ho voglia di caffè. Le ragazze arrivano in ordine sparso, altre arriveranno nel tardo pomeriggio, e Miriam come spesso accade è la prima a presentarsi al bancone del bar: „Ciao amorini!“ – „Ciao Miriam…“ – „Tutto bene?“ – „Si si, grazie, siamo appena arrivati“ – „Che facciamo? Andiamo a fare l’Ammmore?“ – „No, Grazie Miriam, bevo il caffè e poi vado fuori a fumare“ – „Ok, allora ci vediamo dopo“ – „E chi lo sa, forse si, forse no.“ – „Ahahahah, ok“; e se ne va. Esco in zona piscina e per la prima volta…